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A Cesare quel che è di Cesare

Ci intromettiamo nel confronto e nelle polemiche sorte a seguito dei propositi del nuovo Ministro dell’Interno di contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale sugli arenili. Era ora e ben venga, pronti a collaborare e con l’auspicio che questo sia il primo passo per aggredire un fenomeno complesso e articolato che riguarda il commercio e non solo.

Ne sono seguite polemiche e dichiarazioni anche circa il modello di azioni più efficaci da intraprendere.

Dalla nostra provincia vengono senz’altro e sono ben disponibili ad essere copiate e seguite, utili esperienze, non diciamo uniche ma quasi, in tema di lotta all’abusivismo.

I controlli messi in atto e le azioni sinergiche praticate sulla costa a seguito del protocollo di azioni sottoscritto in Prefettura, quest’anno come l’anno scorso, sono senz’altro un valido e concreto esempio. Avevamo sulla costa da Casalborsetti a Tagliata di Cervia, prima, circa 1.300 soggetti intenti a vendere abusivamente, tra postazioni fisse e itineranti.

Adesso la spiaggia è libera dal fenomeno fatto salvo qualche raro itinerante e nei momenti in cui manca il servizio.

Merito, lo sottolineiamo: della accresciuta volontà politica e operativa dei Comuni di Cervia e ora anche di Ravenna che hanno stanziato importanti risorse economiche e umane per il servizio in spiaggia (tra i cinquanta e sessanta vigili complessivamente); come merito dell’azione esercitata dal Prefetto Russo (in procinto di assumere l’analogo incarico a Salerno e che salutiamo per l’opera meritoria svolta) e dalle Forze dell’Ordine con la vigilanza e i controlli a monte e nel territorio.

Il modello di azione è noto e funziona, non ultimo anche con la multa agli acquirenti e con la campagna di sensibilizzazione rivolta ai turisti.

Ci permettiamo sommessamente di far presente che questo progetto di azione e questo servizio è stato proposto e presentato in più occasioni dalla nostra Associazione, forte delle esperienze maturare in tanti anni di lotta e denuncia contro il fenomeno dell’abusivismo.

Certo il progetto è stato poi assunto per primo dal Comune di Cervia che lo ha messo in atto al 100% e successivamente dal Comune di Ravenna sempre sotto il coordinamento del Prefetto e del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza e ora si vedono i risultati di cui siamo felici e orgogliosi. Diamo atto e ringraziamo chi lo sta facendo ma si dia atto un momento anche a chi ne è stato primogenitura e proponente