Tracciabilità inutile, imposte già pagate
Ridurre i costi per incentivare moneta elettronica

L’entrata in vigore della norma che introduce le sanzioni in caso di mancato utilizzo del POS rischia di tradursi in costi insostenibili per le imprese più piccole, specie a conduzione familiare ed annullerebbe lo stesso principio condivisibile alla base delle sanzioni per alcune tipologie di impresa: la lotta all’evasione fiscale.

L’obbligo di accettazione di pagamenti con carta e bancomat è un controsenso nel caso delle tabaccherie poiché che esse sono, infatti, concessionarie dello Stato: non è anacronistico?

Celso Montanari, presidente Nazionale Assotabaccai-Confesercenti e storico commerciante della Bassa Romagna, commenta così il provvedimento e tutte le criticità.

“Ben venga il contrasto all’economia sommersa attraverso l’incentivo della moneta elettronica, ma non bisogna dimenticare che i gestori di tabaccherie/ricevitorie sono operatori economici per conto dello Stato: la sanzione è una procedura incongrua in questo caso e ne farebbe decadere, di fatto, l’obbligo per chi acquista prodotti sottoposti a regime di monopolio o in concessione, come tabacchi, valori bollati, ricariche telefoniche, giochi ed altri servizi.

Pertanto, chiediamo quanto prima un confronto con il Governo in merito all’esclusione delle tabaccherie/ricevitorie dall’obbligo di pagamento con moneta elettronica per quanto riguarda i generi di monopolio.

È una misura inopportuna e che rischia, inoltre, di aumentare gli oneri, a volte più alti dello stesso margine di guadagno.

Bisogna creare, invece, le condizioni perché i costi di gestione delle transazioni bancarie, effettuate utilizzando la moneta elettronica, siano ridotti o addirittura azzerati: questa è la strada maestra da seguire per incentivarne l’uso.”

 

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