Fa uno strano effetto andare in edicola e non trovare “Il Resto del Carlino”. Non conosciamo nei dettagli la situazione che ha portato i giornalisti a proclamare lo sciopero. Da quanto si riesce a comprendere, sarebbero previsti moltissimi esuberi e potrebbe esserci la chiusura di alcune redazioni locali. Ancora più difficile sapere con precisione i motivi che stanno portando l’editore a queste determinazioni. Certamente anche un giornale è un’azienda con esigenze di equilibrio di bilancio per cui non è giusto giudicare dall’esterno, senza elementi per valutare con cognizione di causa. Ma se si prevedono 112 esuberi su 283 redattori viene da chiedersi con quale strategia sia stata gestita la testata fino ad ora. C’è un aspetto, inoltre, che è imprescindibile: l’importanza dei giornali come strumento di informazione, siano essi cartacei o digitali. La diffusione delle notizie attraverso i social, come possiamo constatare frequentemente, porta in molte occasioni a distorcere la realtà. Per questo, a nostro avviso, è ancora più importante la presenza di professionisti che svolgono con passione e competenza il proprio lavoro e ci consegnano ogni giorno notizie, storie, approfondimenti. Ci aiutano a conoscere, ci stimolano a pensare. Tutto ciò è ancora più importante in sede locale, dove i canali informativi sono meno numerosi. Auspichiamo che davanti a quanto sta accadendo ci sia la solidarietà delle altre testate giornalistiche, delle istituzioni, dei cittadini. Quella solidarietà che esprimiamo a tutti i giornalisti e collaboratori del Carlino.

Monica Ciarapica, presidente provinciale Confesercenti Ravenna
Cesare Soldati, presidente Confesercenti Cesenate
Graziano Gozi, direttore Confesercenti Ravenna e Cesena

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