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Le Associazioni Confesercenti e Confcommercio di Faenza, chiamate non più tardi di giovedì scorso 14 Febbraio a un informale e riservato primo confronto sul Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, apprendono con stupore su Il Resto del Carlino di Domenica 17 Febbraio che sono date per scontate e certe alcune misure come l’installazione di 4 varchi elettronici. A parlare sulla stampa il Comandante della PM Ravaioli.

“Ci fa piacere registrare che il nostro ruolo è ritenuto inutile, dato che oramai le decisioni sono già state prese. Ci chiediamo quindi come mai veniamo convocati: è un confronto solo di facciata? Ce lo chiediamo seriamente perchè riteniamo irrispettoso fare perder tempo alle rappresentanze Associative se l’Amministrazione non ha intenzione di ascoltare e recepire le loro osservazioni, che naturalmente pongono tanti interrogativi circa le misure previste dal Pums in ottica di recepimento del PAIR 2020 che abbiamo sempre contestato.”

Questa la dura dichiarazione di Chiara Venturi (Confesercenti) e Francesco Carugati (Confcommercio).

“Siamo scorati e delusi dall’atteggiamento di questa e delle precedenti Amministrazioni, che hanno attuato politiche di affossamento del Centro Storico, favorendo la progressiva disaffezione al Centro Commerciale Naturale: strizzate d’occhio ai centri commerciali, il Piano della Sosta, navette verso l’esterno….. e ora la ciliegina sulla torta … vigili elettronici e chissà che altro per svuotare il centro ancora di più rispetto ad ora.”

“Giovedì scorso ci siamo congedati dalla riunione con l’Assessore Bandini con la promessa di un ulteriore incontro a breve con i nostri dirigenti, per darci modo di apportare correttivi, suggerire modifiche e presentare osservazione prima dell’avvio formale dell’Iter. La Piantina che ci è stata presentata addirittura ci è stata presentata come strettamente riservata, salvo poi ritrovarsela nel quotidiano locale.”

“Questo non è assolutamente il modo di confrontarsi con i sistemi associativi, addirittura l’installazione di Sirio è data per certa entro l’anno. Se questa decisione era già presa dovevamo esserne informati subito e non invitati a ragionare sui contenuti del PUMS e a lavorare per presentare modifiche”

Confesercenti e Confcommercio stigmatizzando l’atteggiamento dell’Amministrazione, al di là dei contenuti del PUMS, chiedono di riportare i rapporti a un maggiore livello di trasparenza, chiarezza e rispetto.

“Il PUMS ci preoccupa estremamente ma oltre ai contenuti, vorremmo anche un confronto più rispettoso e democratico”.

                     Confesercenti Faenza                                           Confcommercio Ascom Faenza

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