Con la pubblicazione in gazzetta del «decreto Aiuti», DL 50/22 n 114 art 18, il governo mette a disposizione contributi a fondo perduto che ammontano a un totale di 130 milioni di euro, rispetto ai 200 milioni previsti inizialmente, per le imprese che hanno subito cali di fatturato mdi almeno 30%, causati dalla contrazione della domanda, dall’interruzione di contratti e progetti esistenti, conseguenze dovute alla crisi delle catene di approvvigionamento.

Il “Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina” vuole sostenere le ripercussioni economiche subite dalle imprese italiane a causa della grave crisi geopolitica. Il fine è quello di sopperire alle esigenze di liquidità riconducibili alle notevoli perdite.

I contributi spettano esclusivamente alle piccole e medie imprese, nei limiti delle risorse disponibili, che:

  • hanno realizzato negli ultimi 2 anni di operazioni di vendita di beni o servizi, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l’Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia, pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
  • il costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati, nel corso dell’ultimo trimestre antecedente l’entrata in vigore del decreto, è incrementato almeno del 30% rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019 ovvero, per le imprese costituite dal primo gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021;
  • hanno subito nel corso del trimestre antecedente l’entrata in vigore del decreto un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019.

Le risorse verranno assegnate riconoscendo a ciascuna impresa un importo calcolato applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi, relativi all’ultimo trimestre anteriore all’entrata in vigore del decreto, e l’ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019, determinata come segue:

  • 60% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni;
  • 40% per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni;

per le imprese costituite dal primo gennaio 2020 il periodo di imposta di riferimento è quello relativo all’anno 2021.

Si attende la pubblicazione del decreto attuativo del ministero dello Sviluppo economico con cui saranno definite le modalità attuative di erogazione delle risorse, ivi compreso il termine di presentazione delle domande.

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