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Confesercenti contesta i rincari da record per i costi energetici.

“L’avvento del Covid – afferma il presidente della Confesercenti di Faenza, Walter Dal Borgo – aveva portato una riduzione dei costi per elettricità e gas. La diminuzione della richiesta, a causa del lockdown, aveva generato il contenimento delle bollette ed ora assistiamo al cosiddetto “rimbalzo” per effetto della ripresa e della richiesta di luce e gas. L’aumento dei costi, già da questo mese, è stimato in oltre il 10%, una vera e propria batosta per imprese e famiglie”.

“L’autunno – prosegue Dal Borgo – porta in modo naturale ad un incremento di utilizzo di fonti energetiche: l’accensione dei riscaldamenti, la riapertura delle scuole, le minori ore di luce naturale sono alcuni dei fattori che determinano questa situazione. Auspichiamo che la politica non si limiti a prendere atto di quanto sta accadendo. Non siamo affatto usciti dall’emergenza Covid, anzi, con l’autunno, se pensiamo ad un pubblico esercizio, i problemi aumenteranno. Non si riusciranno più ad utilizzare gli spazi esterni e si dovranno seguire i Protocolli in materia di distanziamento sociale. Questo significa che i costi aumenteranno e i ricavi saranno in diminuzione”.

“In questo contesto – conclude in presidente della Confesercenti di Faenza – è inaccettabile che i costi energetici tornino già da ora a livelli pre Covid. Va garantita una tariffa ribassata almeno fino alla prossima primavera. Sono a rischio aziende e posti di lavoro, per questi motivi non vogliamo essere spettatori passivi di aumenti spropositati e chiediamo alla politica, a tutti i livelli, di intervenire”.