Si informa che è stato approvato dalla Regione (ed è in pubblicazione) il Bando per il turismo. Le domande potranno essere presentate dal 17 luglio.
SINTESI DEL BANDO
DOTAZIONE FINANZIARIA
biennio | 2019 | 2020 | |
Complessivi | 25 milioni | 5 milioni | 20 milioni |
Fondo controgaranzia c.1 | 5 milioni | € 1.500.000,00 | € 3.500.000,00 |
Contributi c.4 | 20 milioni | € 3.500.000,00 | €16.500.000,00 |
- TIPOLOGIA DI PROGETTI FINANZIABILI
progetti di investimento per riqualificazione-ristrutturazione ed insediamento delle seguenti tipologie di strutture:
- Strutture ricettive alberghiere di cui all’art. 4 comma 6 LR 16/2004 e smi e strutture ricettive all’aria aperta di cui all’art. 4 comma 7 della LR 16/2004 e smi;
- Stabilimenti balneari e strutture balneari (in possesso di concessione demaniale marittima con finalità turistico-ricreativa ai sensi del Codice Navigazione e LR 9/2002, ove ricadenti sul demanio marittimo)
- Stabilimenti termali
- Locali di pubblico intrattenimento in possesso delle licenze di cui agli art. 68 e 80 del TULPS (R.D. 18 giugno 1931, n. 773) per l’intrattenimento danzante con carattere di stabilità (discoteche).
Sono a tal fine ammissibili progetti di riqualificazione-ristrutturazione:
- delle strutture di cui alle precedenti lett. da a) a d), regolarmente autorizzate ed in esercizio alla data della domanda;
- di immobili esistenti aventi le destinazioni d’uso conformi all’esercizio delle strutture di cui alle precedenti lett. da a) a d), ancorchè alla data della domanda le attività siano o meno in esercizio, a condizione che in esito al progetto di investimento siano messe in esercizio le predette strutture;
- di edifici esistenti destinati all’insediamento delle strutture di cui alle precedenti lett. a) ancorchè alla data della domanda abbiano diversa destinazione d’uso, a condizione che in esito al progetto di investimento siano messe in esercizio le predette strutture e purchè il progetto sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti.
- BENEFICIARI
imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative), con caratteristiche di micro, piccole e medie imprese, secondo la definizione di cui al Decreto del Ministero delle Attività Produttive 18 aprile 2005: “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese” (G.U. 12 ottobre 2005 – in recepimento della Raccomandazione 2003/361/CE), che sono proprietarie – concessionarie e/o gestiscono (in virtù di un contratto di affitto o di un’altra tipologia di contratto riconosciuta nell’ordinamento giuridico) le strutture di cui al precedente punto. Il richiedente il contributo, alla presentazione della domanda, deve avere in disponibilità l’immobile e i beni interessati dal progetto di investimento per un periodo non inferiore a 5 anni.
In nessun caso possono presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi previsti nel presente bando le società strumentali controllate direttamente o indirettamente da Pubbliche Amministrazioni o altri soggetti pubblici.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda per ogni tipologia di struttura di cui alle lett. da a) a d) del punto1) ove scelga il regime di esenzione di cui alla lett. b) del punto 3.
- REGIME DI AIUTO
I contributi previsti dal presente bando possono essere concessi, a scelta del proponente del progetto, nell’ambito dei seguenti regimi di aiuto:
regime de minimis, così come disciplinato dal Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L 352/1 del 24/12/2013);
regime di esenzione (art. 17), così come disciplinato dal Regolamento (UE) N. 651/2014 della – Commissione del 17 giugno 2014 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L187/1 del 26/06/2014). In questo caso, non sono finanziabili le attività nei settori esclusi dall’articolo 1 paragrafo 3 del citato Regolamento.
Ciascun proponente potrà scegliere, con riferimento al/i progetto/i presentato/i, un solo regime di aiuto.
- DIMENSIONE MINIMA DEI PROGETTI
Ciascun progetto dovrà prevedere i seguenti costi minimi e massimi di investimento:
importo minimo:
100.000 euro per la tipologia a) c) d)
80.000 euro per la tipologia b) e d)
importo massimo della spesa ammissibile: 1.500.000 di euro
- IMPORTO CONTRIBUTO
Regime de minimis:
I contributi sono concessi nella misura del 20% dei costi ritenuti ammissibili, elevabile a 25% nel caso in cui l’impresa abbia uno dei seguenti requisiti:
– prevalenza femminile – prevalenza giovanile – rating di legalità – zona montana – zona 107.3.c
Regime di esenzione:
I contributi sono concessi nella misura del 10% nel caso delle medie imprese e del 20% nel caso di
piccole imprese, fino ad un massimo di 200.000 euro Qualora l’impresa sia in possesso di uno dei seguenti requisiti:
– prevalenza femminile – prevalenza giovanile – rating di legalità – zona montana – zona 107.3.c l’importo massimo è elevato a 210.000 euro
- DURATA GARANZIA
Massimo di 20 anni, di cui 3 anni di preammortamento
- OBBLIGO INTERMEDIARI
Confidi vigilati e non vigilati, selezionati da Cassa Depositi Prestiti (che devono garantire l’80% dell’operatività)
- SPESE AMMISSIBILI
Sono ammesse le seguenti voci di spesa, sostenute a decorrere dal 1 gennaio 2019 per chi sceglie il regime de minimis, mentre per il regime in esenzione gli investimenti devono iniziare dalla data di presentazione della domanda:
- spese per opere edili, murarie e impiantistiche;
- acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture, arredi e dotazioni informatiche;
- acquisto di software e relative licenze d’uso, funzionali all’attività, compresi la realizzazione dei siti internet ed e-commerce, di marchi e/o brevetti;
- spese per progettazione, direzione lavori e collaudo connessi agli interventi,
- acquisto di servizi di consulenza finalizzati alla realizzazione del progetto;
- spese per l’acquisto o allestimento di mezzi di trasporto, per i quali la normativa vigente non richieda l’obbligo di targa ai fini della circolazione;
Le spese di cui alle lett. d ed e) sono riconosciute complessivamente nella misura massima del 10% del totale delle spese di cui alle lett. a) e b) complessivamente sostenute.
Non sono ammesse:
- spese per l’acquisto o allestimento di mezzi di trasporto per i quali la normativa vigente richieda l’obbligo di targa ai fini della circolazione;
- spese relative al personale dipendente delle imprese beneficiarie eventualmente utilizzato per la realizzazione del progetto;
- spese in auto fatturazione e per lavori in economia;
- spese generali di funzionamento e materiali di consumo;
- spese per l’acquisto di beni, materiali, ed attrezzature usati;
- spese per l’acquisto di terreni e/o immobili;
- spese per fornitura di consulenze da parte dei soci e/o dei componenti l’organo di amministrazione dei soggetti beneficiari del contributo;
- spese sostenute per il pagamento dell’I.V.A. se recuperabile, e per il pagamento di tasse indirette; — spese per la gestione corrente (compresi garanzie fideiussorie e accensione conto corrente);
- spese relativa a controversie, ricorsi, recupero crediti;
- spese per il pagamento di interessi debitori;
- spese per il pagamento di assicurazioni per perdite o oneri futuri;
- spese relative a rendite da capitale;
- spese per il pagamento di debiti e commissioni su debiti.
- CUMULABILITA’
Gli aiuti previsti dal presente bando:
– non sono cumulabili, per le stesse spese, con altri aiuti pubblici di qualsiasi natura classificabili come aiuti di stato ai sensi della normativa comunitaria;
– sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche che non configurino aiuti di stato ai sensi della normativa comunitaria e con gli interventi di controgaranzia effettuati da CdP per il progetto stesso.
Nel caso di progetti, per i quali è stata richiesta l’applicazione del regime di esenzione, il cumulo delle agevolazioni considerate aiuti di stato, non può superare il 10% per le medie imprese e il 20% per le piccole imprese.
Informazioni presso gli uffici credito delle sedi dell’Associazione.